Nel corso dei servizi di controllo nel quartiere di Tor Bella Monaca, i carabinieri hanno arrestato un 25enne con precedenti, nato a Roma da famiglia slava, sorpreso a spacciare in via dell’Archeologia. Il ragazzo si è scagliato contro i due carabinieri e li ha colpiti con una testata al volto: i due militari sono stati poi medicati al pronto soccorso del Policlinico di Tor Vergata. Dalla perquisizione è risultato che il ragazzo aveva con sé 13 palline di cocaina e 110 euro, ritenuti il provento della sua attività illecita. Il pusher dovrà ora rispondere di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, oltraggio, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.
Roma: Capitale delle truffe degli Hospice. Il più grande ed immorale inganno ai cittadini.

Non vi è dubbio che qualunque azione di illecito da parte di un medico che comprometta la cura e la protezione di un malato sia ovviamente un atto deplorevole sotto ogni punto di vista. Ma quando ad essere vittime sono coloro che stanno morendo allora diventa ancora più insopportabile ed inaccettabile.
È importante raccontare la verità che si cela dietro gli Hospice romani. E per farlo è di certo profondamente significativa la testimonianza dell’attrice Lodovica Mairè Rogati. Oltre ad essere nota perché una vegana convinta e attivista per i diritti degli animali, Lodovica è fondatrice dell’Associazione “Io Non Ci Sto” che da 8 anni si batte contro la violenza sulle donne, sui malati, sugli anziani, sui disabili, sugli animali e su tutte le fasce dei più deboli in generale. In passato Lodovica ha contribuito a diverse pubblicazioni sui temi inerenti le Istituzioni e i sistemi politici italiani. La Sanità è uno di questi. L’attrice ci informa che recentemente è stata testimone e vittima indiretta di un gravissimo caso di malasanità che ha portato ad una morte disperata. “Sono traumatizzata per quello che hanno fatto a me e alla mia famiglia” ha affermato. “Non voglio parlare del mio privato nel dettaglio, non è mai stata mia abitudine ed in questo caso il dolore è talmente insopportabile che non sarebbe possibile”.L’ambito del quale ci racconta Lodovica è quello dei malati terminali e delle cure palliative alle quali sono sottoposti. “È tutta una truffa”. In particolare l’attrice e attivista ci ha raccontato della sua sconvolgente esperienza con l’Hospice Villa Speranza di proprietá della Società Gemelli Medical Center, situata infatti proprio di fronte il Policlinico Gemelli di Roma, e con a capo il Direttore Generale Paolo Favari e come Presidente l’Avv. Pier Francesco Meneghini. Che la struttura non fosse nota per la sua correttezza e trasparenza già lo si era capito leggendo la triste notizia che si trova sotto processo per truffa ai danni dello Stato perchè rubava i soldi dei contribuenti per poi nasconderli in vari conti segreti, in seguito sequestrati dalle Autorità. Secondo la Procura l’Hospice Villa Speranza gonfiava le ore dell’assistenza domiciliare per ottenere più soldi dalla Regione. Oltre a questo, falsificava le cartelle cliniche inserendovi all’interno diagnosi errate fingendo che il singolo paziente avesse una serie di metastasi che invece non erano reali. Questo perchè più il malato è ‘complicato e problematico’ da gestire più aumentano i rimborsi di soldi pubblici. Non contenti, Villa Speranza aggiungeva anche fantomatici ‘supporti psicologici’ da parte di infermieri che in alcun modo erano reali, anche solo per il fatto che tale supporto per Legge deve essere offerto da una figura specializzata o da un assistente spirituale e non certo da semplici infermieri ventenni!Parliamo al passato ma dobbiamo parlare al presente in quanto tali comportamenti pare siano ancora in atto. Ció infatti è esattamente quello che ha denunciato l’attrice Lodovica Mairè Rogati. Nonostante il dolore terribile che stava vivendo, Lodovica ha avuto la forza di studiare e analizzare ogni virgola della cartella clinica del suo familiare ed ha scoperto il grande e vergognoso inganno che ci cela dietro gli Hospice in Italia!Il risultato è sconcertante: l’intera cartella clinica era stata falsificata!!! Ció è stato confermato dagli stessi medici che avevano avuto in cura il paziente prima che finisse nelle mani di Villa Speranza! Tutto per richiedere illecitamente più soldi di rimborso alla Regione. Esattamente lo stesso ‘modus operandi’ per il quale la struttura si trova oggi a processo imputata per truffa! Quando poi Lodovica ha chiesto spiegazioni alla Direzione le sono state negate addirittura con atteggiamenti violenti e minatori! E quando, inoltre, ha scoperto che a decidere le terapie del suo familiare era stato uno specializzando appena laureato e non un medico strutturato specializzato in cure palliative, così come previsto dalla Legge, le è crollato il Mondo addosso! La notte della morte del suo caro Lodovica è stata lasciata sola e l’assistenza domiciliare si è rifiutata di recarsi presso la sua abitazione, altra azione illegale in quanto per Legge l’assistenza deve essere h24 e i medici sono tenuti a rispondere alla chiamata. Questo e molto altro…. Davvero viene il voltastomaco sapere che chi dovrebbe accompagnare i nostri cari verso una morte dolce e dignitosa in realtà se ne frega dei malati e come unico obiettivo ha quello di rubare i soldi delle nostre tasse!Per la cronaca siamo stati anche noi lì a Villa Speranza a chiedere spiegazioni e ci hanno addirittura messo le mani addosso!
È ora che la Magistratura faccia immediatamente chiarezza!
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Il mio TAXI BLOG
Nove maggio. Grazie al cielo è venuta la pioggia, è servita a ripulire un po’ le strade dalla immondizia che si era ammonticchiata. Lavoro tutta la notte adesso, dalle sei del pomeriggio alle sei del mattino, certe volte anche la domenica; è una fatica ma almeno mi tiene sempre occupato. Guadagno trecento, trecentocinquanta alla settimana, certe volte anche di più, quando faccio senza tassametro. Vengono fuori gli animali più strani, la notte: puttane, sfruttatori, mendicanti, drogati, spacciatori di droga, ladri, scippatori. Un giorno o l’altro verrà un altro diluvio universale e ripulirà le strade una volta per sempre. Io vado per tutta la città, lavoro a Bronx e Brooklyn, lavoro anche ad Harlem che è pieno di negri, io me ne frego del colore della pelle ma certi ci badano, certi miei colleghi i negri non li portano, per me non fa nessuna differenza.
Perché lo fai?
- AMO I BLOG!
Per aiutarti a iniziare, ecco alcune domande:
- Perché stai scrivendo su un blog pubblico, invece di tenere un diario personale?
- Di quali argomenti pensi che scriverai?
- Con chi ti piacerebbe connetterti tramite il blog?
- Se il blog avrà successo nel corso del prossimo anno, quale scopo speri avrai raggiunto?
Non sei incatenato a nessuna di queste cose: uno degli aspetti meravigliosi dei blog è il modo in cui si evolvono costantemente a mano a mano che impariamo, cresciamo e interagiamo con gli altri, ma è bene sapere dove e perché hai iniziato e formulare i tuoi obiettivi potrebbe ispirarti qualche altro articolo.
Non riesci a pensare a come iniziare? Scrivi la prima cosa che ti viene in mente. Anne Lamott, autrice di un libro che amiamo sullo scrivere, dice che devi darti il permesso di scrivere una “prima bozza scadente”. Anne fa esattamente il punto: inizia a scrivere e preoccupati di modificarlo solo in un secondo momento.
Quando sei pronto per pubblicare, assegna al tuo articolo da tre a cinque tag che descrivano il focus del tuo blog: scrivere, fotografia, fiction, genitorialità, cibo, automobili, film, sport, qualsiasi cosa. I tag aiuteranno le persone che si interessano di questi argomenti a trovarti nel Lettore. Assicurati che uno dei tag sia “zerotohero”, in modo che anche altri nuovi blogger possano trovarti.